Una delle principali cause del dolore articolare è una patologia nota come osteoartrite, che spesso può provocare nei pazienti una marcata compromissione della mobilità e della qualità della vita.
A esserne colpiti sono principalmente i soggetti di età superiore ai 60 anni. Infatti, si stima che circa il 18% delle donne e il 9,6% degli uomini rientranti in questa categoria soffra di una forma di OA sintomatica e che il 10% della popolazione mondiale che ha 60 anni presenti un problema di salute significativo attribuibile alla malattia.
Tuttavia, spesso, a presentare i primi sintomi di osteoartrite sono anche i cosiddetti giovani-adulti, ovvero soggetti appartenenti alla fascia di età compresa fra i 35 e i 50 anni: in questo caso si parla di OA precoce dovuta, in genere, a un eccessivo sforzo o trauma legato all’attività sportiva o lavorativa.
L’osteoartrite, nota anche come osteoartrosi o più semplicemente artrosi, consiste nell’alterazione degenerativa della cartilagine articolare, con un conseguente rimodellamento dell’osso adiacente e un’infiammazione associata.
Durante la progressione dell’OA, l’acido ialuronico endogeno presente nell’articolazione si depolimerizza, passando da un peso molecolare elevato (6500-10.900 kDa) a un peso molecolare inferiore (2700-4500 kDa), con conseguente diminuzione delle proprietà meccaniche e viscoelastiche del liquido sinoviale della zona interessata.
Le articolazioni periferiche più comunemente colpite sono il ginocchio e l’anca, ma la condizione in alcuni casi può interessare anche le piccole articolazioni della mano, i piedi e la colonna vertebrale.
Nella fase iniziale l’osteoartrite è asintomatica, in quanto colpisce la cartilagine che non è innervata, ma quando la lesione colpisce i tessuti circostanti compaiono i principali segni e sintomi che sono dolore, rigidità e perdita di movimento e funzionalità.
Le principali cause o fattori di rischio per lo sviluppo della patologia sono numerosi e la loro individuazione è di vitale importanza per la diagnosi della presenza della malattia – questo soprattutto in caso di osteoartrite precoce – e per l’individuazione dei target terapeutici su cui agire ove possibile.
I fattori di rischio possono essere classificati in modificabili e non modificabili. Nella prima categoria troviamo il sovrappeso, il mal allineamento o la dismetria degli arti inferiori e l’eccessivo sforzo articolare. Mentre tra i fattori non modificabili abbiamo l’età, il genere, la presenza di precedenti traumi all’articolazione interessata, la presenza di comorbidità, cioè la coesistenza di ulteriori patologie (come, ad esempio, la sindrome metabolica) o la familiarità.
Attualmente non esistono veri e propri trattamenti per l’osteoartrite, i rimedi che vengono applicati possono solo gestire i sintomi e in particolare alleviare il dolore. Fra questi ci possono essere soluzioni di tipo farmacologico, non farmacologico (come, ad esempio, eliminazione dei fattori di rischio modificabili attraverso un cambiamento dello stile di vita) e questi possono essere utilizzati in modo complementare o alternativo. Infine, esiste la risoluzione chirurgica del problema, intervento che, tuttavia, dovrebbe essere riservato solamente a quei pazienti che non migliorano con la terapia comportamentale e farmacologica e che presentano dolore e perdita di funzionalità intrattabili.
In questo contesto emerge come importante alleato per alleviare i sintomi dell’OA e rallentare la sua progressione la viscosupplementazione con iniezioni di acido ialuronico, che agisce aiutando ad ammortizzare e lubrificare le parti in movimento all’interno dell’area articolare. In tal senso Vijoint, il prodotto sviluppato dai laboratori di ricerca e sviluppo di Biofarma Group, ne rappresenta un innovativo esempio sul mercato.
Mercato, quello dei farmaci terapeutici per l’osteoartrite, che è stato valutato in 7,3 miliardi di dollari nel 2020 e che si prevede raggiunga gli 11 miliardi di dollari entro il 2028, con un tasso di crescita dell’8,7%.
Al fine di fornire una valida soluzione per il supporto osteoarticolare dei soggetti affetti da osteoartrite, Biofarma Group ha sviluppato la linea Vijoint che include 3 prodotti con una diversa concentrazione di peso molecolare dell’acido ialuronico.
All’interno di questa linea troviamo Vijoint HCC che, nello specifico, è un dispositivo medico di classe III che agisce come sostituto temporaneo del liquido sinoviale, aiutando a ripristinare le proprietà fisiologiche e reologiche delle articolazioni ridotte a causa dell’osteoartrite.
I principali ingredienti attivi della composizione sono: acido ialuronico, condroitina solfato (di origine marina) e ciclodestrine.
L’acido ialuronico è un polisaccaride naturale presente in molti tessuti umani, e in particolare nel liquido sinoviale, che agisce nelle articolazioni sia come lubrificante della cartilagine e dei legamenti, sia come ammortizzatore. Secondo numerosi studi, se iniettato nelle articolazioni colpite da osteoartrite è in grado di ripristinare la viscosità e l’elasticità del liquido sinoviale, con una conseguente attenuazione del dolore e un miglioramento della mobilità. L’acido ialuronico contenuto in questo dispositivo è ottenuto per fermentazione e non è stato sottoposto a processi di trasformazione chimica, in modo da garantirne un’eccellente tollerabilità.
La condroitina-solfato è una componente essenziale della cartilagine articolare e le conferisce gran parte della sua resistenza alla compressione. Oltre a svolgere una funzione antiossidante e antinfiammatoria, in vitro ha dimostrato la capacità di inibire l’effetto degli enzimi che degradano l’acido ialuronico, conferendogli così una maggiore resistenza.
Infine, le ciclodestrine sono oligosaccaridi ciclici in grado di migliorare la solubilità in acqua di alcune sostanze, rafforzandone la stabilità e cambiandone lo stato di aggregazione da liquido a viscoso. Grazie all’abilità di queste componenti, la soluzione di acido ialuronico e condroitina-solfato evidenzia caratteristiche fisiche tali da garantire una migliore efficacia.
VIjoint HCC viene fornito in una siringa di vetro, contenente 3 ml di soluzione salina, confezionata in blister. L’uso raccomandato del prodotto ne prevede la somministrazione una singola volta per terapia, con la possibilità, se necessario, di ripetere l’iniezione in base alla condizione del singolo paziente e alla valutazione del medico competente.
La sua efficacia è stata testata attraverso uno studio clinico che ha dimostrato che il prodotto è un trattamento sicuro, ben tollerato ed efficace per ridurre il dolore osteoarticolare e migliorare la funzione fisica in una popolazione adulta con OA.
Nello specifico, si tratta di un prodotto con una duplice funzione che consente di inserirsi nel mercato rivolgendosi a un target ampio in termini di età: infatti, da un lato contrasta i casi di osteoartrite precoce, alleviando il dolore, riducendo l’infiammazione e migliorando la funzione articolare; dall’altro sostiene i casi di decadimento osteoarticolare dovuti all’età avanzata, favorendo la formazione dell’osso subcondrale (sottostante la cartilagine) e contrastando il declino delle articolazioni.
Vijoint HCC è un brevetto depositato in Italia, Germania, Spagna, Francia, Gran Bretagna, Portogallo, Turchia, Eurasia, Stati Uniti, Marocco, Algeria e Cina, mentre è in attesa di brevetto in Canada, Brasile e Tunisia. Una dimostrazione del costante impegno di Biofarma Group nel realizzare prodotti e soluzioni ad elevato contenuto d’innovazione.
A cura di:
Arianna Vanelli: R&D Manager
Stefania Murzilli: Scientific Specialist
Migliore A., Gigliucci G., De Ponti A., Fornasari D., Iolascon G., Magni A., Tarantino U. “Osteoartrosi: percorsi diagnostico terapeutici per la pratica clinica”, Giornale Italiano di Ortopedia e Traumatologia 2020;46:211-222; doi: 10.32050/0390-0134-278