Innovazione continua è sinonimo di qualità costante. È quella che assicurano i nostri laboratori nello sviluppo, messa a punto, trasferimento e convalida di metodi analitici. Nei nostri laboratori di analisi, Chimico-Fisico e Microbiologico, si esprimono specifiche competenze professionali che collaborano con prestigiosi centri di ricerca e università e si avvalgono di sofisticate tecnologie analitiche. Dal 2016 il Laboratorio Controllo Qualità dello stabilimento di Mereto è certificato AIFA.
Il Laboratorio rilascia i lotti in conformità alle normative vigenti, garantendone la qualità;
analizza le materie prime, i semilavorati e i prodotti finiti con l’utilizzo di strumentazioni, quali HPLC, IR, ICP-OES, ICP-MS Dissolution test, Disgregatori;
offre ai clienti un servizio di sviluppo e convalida dei metodi analitici, con la possibilità di trasferimento metodi – se richiesto – in un approccio propositivo e personalizzato.
Nello stabilimento di Gallarate un NIR (Near Infra Red) di ultima generazione garantisce maggiore sicurezza e controllo durante la fase di accettazione delle materie prime.
Progettato in conformità alle norme GMP, è strutturato in diverse aree a differente contaminazione ambientale. Tra i suoi risultati spiccano in particolare i metodi innovativi messi a punto per la conta dei probiotici con il citofluorimetro e per la ricerca di patogeni nei cosmetici con l’utilizzo di PCR, entrambi destinatari del riconoscimento della comunità scientifica con la pubblicazione su importanti riviste.
A partire dal 2017 il laboratorio del sito di Mereto ha messo a punto un metodo di analisi – in collaborazione con l’ASU di Udine – che usa il citofluorimetro per la conta dei probiotici, sfuttandone la versatilità e la capacità di restituire numerose informazioni sulle cellule. Il metodo riduce la variabilità dei risultati e permette di identificare anche le cellule danneggiate, non rilevate da quello tradizionale su piastra. L’esperienza ha permesso a Biofarma Group di condurre un pionieristico utilizzo del citofluorimetro, e le sue potenzialità hanno ancora promettenti margini di applicazione.
Sempre il laboratorio del sito di Mereto – con l’istituto di Patologia del dipartimento di Medicina dell’Università di Udine – ha messo a punto un metodo innovativo che consente di indagare la presenza di patogeni nei cosmetici utilizzando il PCR Real Time. Diversamente dal metodo tradizionale su piastra, la tecnica permette di identificare i patogeni presenti nel prodotto cosmetico leggendone il DNA e di verificarne la sequenza, confrontandola poi con una banca dati di riferimento. A seconda della coincidenza o meno delle sequenze, si accerta la presenza o l’assenza dei patogeni. I tempi di restituzione delle informazioni, inoltre, sono estremamente veloci, riducendo quelli di rilascio dei cosmetici.